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Il corretto uso del cloro per piscine

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Il cloro per piscine, da chloros, che significa verde riferendosi al suo colore naturale, è un agente disinfettante, ossidante e sbiancante. Oltre ad essere un comune componente del sale utilizzato in cucina, cloruro di sodio, il cloro è il principale disinfettante capace di eliminare tutti i virus e batteri dall’acqua. Ogni giorno nelle piscine si introducono microrganismi, polvere, fuliggine, virus, batteri e più in generale sporcizia che dovranno essere eliminati attraverso il cloro e un impianto di filtrazione.

Gli effetti di un uso eccessivo

Il cloro per piscine, utilizzato per sterilizzare le acque da componenti nocivi, ha un forte odore e spesso diventa la principale causa di irritazioni dei sistema respiratorio, soprattutto in bambini e persone anziane Un’elevata percentuale di cloro nelle acque delle piscine può infatti irritare le mucose e gli occhi o provocare addirittura ustioni cutanee e nausea.
Il cloro che si usa in piscina è spesso in polvere o liquido. Il cloro allo stato liquido solitamente è più economico di quello in polvere anche se quest’ultimo è quello più utilizzato dai proprietari di piscine. Il cloro in polvere ha un pH inferiore rispetto al cloro liquido. La scelta quindi dipende soprattutto dal budget. Il cloro liquido viene utilizzato per piscine pù grandi e più frequentate, tipo quelle pubbliche, mentre il cloro in polvere è consigliato per piscine medio-piccole e private.
Ma vediamo quale è l’uso corretto di questo gas che troviamo in natura per evitare la tossicità per il corpo umano.

Il corretto impiego del cloro per piscine

Per far sì che agisca in modo corretto il cloro per piscine deve essere controllato periodicamente e almeno ogni due settimane in quanto tende ad esaurirsi col tempo. Il controllo del cloro nelle piscine avviene manualmente o con sistemi automatici che analizzano e immettono direttamente il cloro nelle acque con il giusto dosaggio.
La sua quantità viene misurata con la scala ppm ossia “”parti per milione””. Il valore adeguato di cloro nelle acque delle piscine deve essere compreso tra 0.7 e 1.5 parti per milione.
Di solito la quantità utilizzata e ritenuta adeguata è di 1 grammo per un metro cubo di acqua. Nel caso in cui i valori non rientrano nel valori appena riportati sarà utile intervenire per ripristinare le condizioni di partenza.
Solitamente il cloro in piscina, per questioni di praticità e velocità viene utilizzato sotto forma di pasticche.
Di solito nel periodo iniziale di utilizzo della piscina, o quando la piscina presenta acqua molto sporca e maleodorante, viene effettuato un trattamento detto “”shock”” per cui la quantità di cloro utilizzata è maggiore, dai 10 ai 15 grammi, per far sì che l’acqua sia totalmente pura, in seguito invece è sufficiente un trattamento base con valori normali di cloro.
Per un uso corretto del cloro per piscine questo va immesso nell’acqua con un cestello appropriato o co un dosatore facendo sempre attenzione che il cloro entri direttamente in acqua e non entri in contatto con il rivestimento della piscina.
Prima di fare un bagno in piscina bisogna assicurarsi che il livello di cloro non sia superiore a 1 ppm.
E’ molto importante tenere presenti le istruzioni d’uso riportate sulle confezioni di cloro.