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Cos’è il flocculante per piscine?

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Chi possiede una piscina può aver notato che a volte le acque diventano torbide, ciò può essere dovuto a diversi fattori che finiscono per inquinare l’acqua, come ad esempio:

  • Alghe, batterie e materie organiche;
  • Sporco introdotto dall’aria o dai bagnanti;
  • Precipitazioni di calcio e magnesio;
  • Ossidazione di ferro e magnesio;
  • Polveri portate dalle acque piovane.

Questa situazione delle acque non invoglia i bagnanti a tuffarsi nelle acque della piscina, per loro sarà impossibile vedere il fondo per via di quell’aspetto opaco che assumeranno le acque sporche. E’ importante capire cosa abbia causato questo aspetto dell’acqua perché alcuni fattori potrebbero addirittura essere pericolosi per la salute dei fruitori della piscina stessa.

Oltre alle possibili cause già viste occorre verificare il PH dell’acqua e la sua durezza. Il valore ottimale di PH deve essere compreso tra 7,2 e 7,6, il cloro non può essere in una dose più alta di 1,2 per litro d’acqua, per la durezza il valore deve essere compreso tra i 200 e i 300 parti per milione, per l’alcalinità si parlerà di 90/120 parti per milione.

Cos’è il flocculante per piscine?

La flocculazione è uno dei rimedi applicabili alle acque torbide, se non è bastato aumentare le ore di filtraggio, che ricordiamo devono essere comprese dalle 8 alle 12 giornaliere nei periodi in cui la piscina è utilizzata. Questo procedimento serve da sostegno al filtraggio, infatti il suo intervento cerca di rendere il lavoro dei filtri più facile da svolgere, oppure farà in modo che lo sporco si ammassi, in modo che risulti più facile poi eliminarlo con altri tipi di interventi.

A cosa serve il flocculante per piscina

La sostanza che serve per il procedimento si chiama flocculante. Ecco come funziona il flocculante, esso agirà come un coagulante e aiuterà a formare particelle più grandi che riusciranno ad essere assorbite dal filtro, al contrario delle polveri sottili che il filtro non riesce ad aspirare. Le molecole si idratano, crescono ed aumentando di volume questa crescita permette loro di legarsi alle altre particelle, creando degli agglomerati abbastanza consistenti.

Capita spesso che il filtro non sia sufficiente per la pulizia ottimale, è possibile che non riesca a tirare via tutti i residui che si trovano in piscina e in quei casi grazie al flocculante diverranno più pesanti e si sedimenteranno in modo che dal fondo possano essere raccolti da un aspiratore o da un pulitore automatico. In genere si parla di una sostanza chimica conosciuta come solfato di alluminio, che si può dosare manualmente o con una pompa, ma la sua composizione può variare a seconda del tipo che si sceglie. E’ una sostanza da utilizzare esclusivamente quando l’acqua perde la sua trasparenza, sempre seguendo scrupolosamente i dosaggi previsti in modo da non ottenere l’effetto contrario.

Come accennato prima, stiamo parlando di una sostanza chimica, ma in commercio ne esistono tipi del tutto naturali. Sostanze di derivazione biologica che non per questo risulta meno efficace, bensì sarà innocua su chi poi farà il bagno nelle acque depurate con il loro utilizzo. Esempio è la Moringa Oleifera, o meglio il suo estratto che si riesce a procurare a buon mercato grazie alla sua grande quantità in circolo. Esso diverrà un ottimo flocculante naturale. Altri floccuanti non si trovano a così buon mercato, questo perché devono essere estratti apposta per questo compito.

La Moringa è un albero tropicale, leguminosa dell’Africa e dell’Asia, ha una grande produzione di baccelli che possono essere usati per svariati motivi e tutti finalizzati al benessere.

Molti sono gli studi che cercano di inserire i baccelli di Moringa nell’alimentazione, grazie al loro alto contenuto di sali minerali, che lo renderebbero un alimento amico di una dieta sana ed equilibrata. Al momento la qualità che di essa più interesse è la sua capacità di essere un depuratore delle acque.

La domanda che ci si pone più spesso è se sia possibile fare il bagno dopo che è stato aggiunto il flocculante, se esso è stato aggiunto per pulire le acque ormai divenute verdi, dando loro uno shock, allora non sarà possibile perché nelle acque ci sono troppe sostanze chimiche che è meglio che non vengano in contatto con la pelle, se invece la quantità inserita è di quella prevista per l’aggiunta periodica che tiene pulita l’acqua, allora la piscina sarà immediatamente utilizzabile.

Il flocculante può essere di diverso tipo,

  • Flocculante in pastiglie: in questa forma serve per mantenere costante la pulizia dell’acqua. Risulta pratico e facile da dosare, per i trattamenti di emergenza andranno bene 2 pastiglie per 100 metri cubi, dopo aver eseguito il lavaggio del filtro, altrimenti 1 pastiglia per 100 metri cubi una volta a settimana.
  • Flocculante liquido: pratico perché basterà diluirlo e poi versarlo direttamente in vasca nella zona vicina alla filtrazione.

Come si utilizza il flocculante

L’applicazione della sostanza all’acqua deve seguire un preciso processo di depurazione:

  • Diluire il prodotto con un rapporto di 1 a 10 cioè una unità di prodotto per ogni 10 di acqua;
  • Miscela e poi versa nella vasca di compenso accanto all’aspirazione o nello skimmer più vicino alla pompa;
  • Non eccedere mai con le dosi consigliate;
  • Quando il prodotto inizia a dare i suoi effetti vedrete l’acqua che diventa biancastra, è tutto nella norma;
  • Tieni acceso l’impianto di filtraggio e fai una contropulizia dei filtri fino a quando l’acqua non tornerà nuovamente limpida e cristallina;
  • Per evitare che il filtro si intasi, qualora l’acqua continui ad essere biancastra è meglio attivare un sistema di filtraggio manuale;
  • Qualora dobbiate procedere a un trattamento purificatore intensivo, ricordatevi che la piscina deve rimanere inutilizzata almeno per 3/4 giorni;
  • Esistono pompe che dosano autonomamente la quantità di flocculante che deve essere immessa in piscina.

I casi in cui usare questo metodo sono di estrema necessità. Ne è esempio quando l’acqua della piscina risulta verde per via delle alghe, per prima cosa bisognerà riportare il PH dell’acqua a livelli adeguati, poi si procederà con un trattamento detto clorazione shock, successivamente si aggiunge il flocculante direttamente in piscina e si lascia il sistema di filtrazione in azione per almeno 24 ore, dopo alcuni giorni l’acqua della vostra piscina sarà di nuovo limpida.

Può succedere che inavvertitamente si usino dosi troppo massicce di flocculante, se dovesse succedere occorrerà procedere alla bonifica dell’acqua da tali sostanze e ciò può avvenire tramite:

  • Aspirafango, potrete usare lo stesso mezzo che vi permette di rimuovere foglie e altri tipi di detriti. Non è detto che sia semplice la rimozione dei batuffoli, potrebbero volerci anche diverse passata;
  • Pulitore: è consigliato quello con la filtrazione a cartuccia, il robot raccoglierà i gomitoli come fossero normali detriti. Sarà un’operazione pittosto lunga visto che le cartucce potrebbero facilmente attapparsi e ci sarà bisogno di pulirle spesso durante il trattamento.

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